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07 ott

7 ottobre: preghiera e digiuno per la pace nel mondo

Una Giornata di preghiera, digiuno e penitenza per la pace nel mondo. Ad annunciare, a sorpresa l’iniziativa, che compirà di persona, è stato Papa Francesco. Parlando a braccio durante l’Omelia della Santa Messa in piazza San Pietro di domenica scorsa, Francesco ha esortato i partecipanti alla sessione conclusiva del Sinodo a “volgere lo sguardo al mondo”. Ce n’è bisogno – ha spiegato – mentre fuochi di guerra continuano a sconvolgere popoli e nazioni”. “Domenica prossima - il 6 ottobre - ha poi annunciato – “mi recherò nella basilica di Santa Maria Maggiore per pregare il Rosario e per rivolgere alla Vergine un’accorata supplica. Chiedo anche a voi di unirvi a me in quella occasione. Il giorno dopo, 7 ottobre, vi invito a vivere una giornata di preghiera e digiuno e penitenza per la pace nel mondo.

Per chi volesse partecipare, la nostra comunità si ritroverà alle ore 8.30 in Basilica per recitare insieme il Santo Rosario per la Pace.

L’invito alla preghiera parte anche dal Card. Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme e testimone quotidiano degli eventi bellici che straziano le popolazioni del Medioriente.

Il mese di ottobre – scrive in un messaggio al mondo – si avvicina, e con esso la consapevolezza che da un anno la Terra Santa, e non solo, è stata precipitata in un vortice di violenza e di odio mai visto e mai sperimentato prima. In questi dodici mesi abbiamo assistito a tragedie che per la loro intensità e per il loro impatto hanno lacerato in maniera profonda la nostra coscienza e il nostro senso di umanità.

La violenza, che ha causato e sta causando migliaia di vittime innocenti, ha trovato spazio anche nel linguaggio e nelle azioni politiche e sociali. Ha profondamente colpito il senso di comune appartenenza alla Terra Santa, alla coscienza di essere parte di un disegno della Provvidenza che ci ha voluti qui per costruire insieme il Suo Regno di pace e di giustizia, e non per farne un bacino di odio e di disprezzo, di rifiuto e annientamento reciproco.

Non possiamo che richiamare ancora una volta i governanti e quanti hanno la grave responsabilità delle decisioni in questo contesto, ad un impegno per la giustizia e per il rispetto del diritto di ciascuno alla libertà, alla dignità e alla pace.

Anche noi abbiamo però il dovere di impegnarci per la pace, innanzitutto preservando il nostro cuore da ogni sentimento di odio, e custodendo invece il desiderio di bene per ciascuno. E poi impegnandoci, ognuno nei propri contesti comunitari e nelle forme possibili, a sostenere chi è nel bisogno, aiutare chi si sta spendendo per alleviare le sofferenze di quanti sono colpiti da questa guerra, e promuovere ogni azione di pace, di riconciliazione e di incontro.

Ma abbiamo anche bisogno di pregare, di portare a Dio il nostro dolore e il nostro desiderio di pace. Abbiamo bisogno di convertirci, di fare penitenza, di implorare perdono.

Ciascuno, con il rosario o nelle forme che riterrà opportune, personalmente ma meglio ancora in comunità, trovi un momento per fermarsi e pregare, e portare al “Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione (2 Cor 1,3), il nostro desiderio di pace e riconciliazione”.

Il cardinale conclude con una proposta di supplica da usare liberamente per invocare anche l’intercessione di Maria Regina del Rosario per questa Terra amata e i suoi abitanti. Eccone il testo:

Signore Dio nostro,
Padre del Signore Gesù Cristo
e Padre dell’umanità intera,
che nella croce del Tuo Figlio
e mediante il dono della sua stessa vita
a caro prezzo hai voluto distruggere
il muro dell’inimicizia e dell’ostilità
che separa i popoli e ci rende nemici:
manda nei nostri cuori
il dono dello Spirito Santo,
affinché ci purifichi da ogni sentimento
di violenza, di odio e di vendetta,
ci illumini per comprendere
la dignità insopprimibile
di ogni persona umana,
e ci infiammi fino a consumarci
per un mondo pacificato e riconciliato
nella verità e nella giustizia,
nell’amore e nella libertà.

Dio onnipotente ed eterno,
nelle Tue mani sono le speranze degli uomini
e i diritti di ogni popolo:
assisti con la Tua sapienza coloro che ci governano,
perché, con il Tuo aiuto,
diventino sensibili alle sofferenze dei poveri
e di quanti subiscono le conseguenze
della violenza e della guerra;
fa’ che promuovano nella nostra regione
e su tutta la terra
il bene comune e una pace duratura.

Vergine Maria, Madre della speranza,
ottieni il dono della pace
per la Santa Terra che ti ha generato
e per il mondo intero. Amen.